Realtà Aumentata AR: cos’è? Come funziona? Quali sono i possibili ambiti di utilizzo della Realtà Aumentata?

Il termine Realtà Aumentata sta diventando sempre più di uso comune grazie alle molteplici applicazioni che ne fanno ampio uso. Ma che cos’è l’AR e come funziona davvero? Cerchiamo di spiegarlo.
Realtà Aumentata (AR) cos’è?
La Realtà Aumentata (dall’inglese Augmented Reality), spesso abbreviata come AR, si può quindi definire come l’inserimento di informazioni digitali in tempo reale nell’ambiente in cui si trova l’utente. La natura di tali informazioni virtuali, calate nel mondo reale, è varia e molteplice. Dipende dagli ambiti e dagli obiettivi della singola applicazione. Il termine è stato coniato all’inizio degli anni ’90 da Thomas Caudell, ricercatore della Boeing e da allora è diventato di uso comune.
I contenuti digitali più tipici della Realtà Aumentata comunque sono:
- video
- immagini
- tracce audio
- modelli 3D statici, o con animazioni
- link a contenuti online
Questa integrazione, indipendentemente dalla natura specifica delle informazioni digitali, produce di conseguenza un “arricchimento” (da qui appunto l’inglese Augmented) della realtà.
Come funziona l’AR?
Per aumentare le informazioni dell’ambiente circostante, la tecnologia AR deve riconoscere gli oggetti e le immagini provenienti dalla fotocamera. Ad oggi esistono due metodi di riconoscimento:
- Attraverso l’uso di marker/QR code. Si inseriscono nell’ambiente reale delle immagini, marcatori o codici QR che il dispositivo riconoscerà e utilizzarà per tracciare la posizione e l’orientamento degli oggetti reali così marcati. Tali oggetti possono essere ad esempio delle opere d’arte a cui collegare informazioni come autore, anno, tecnica eccetera, oppure un tavolo, dove posizionare un oggetto tridimensionale osservabile sullo schermo dello smartphone;
- Attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Ormai sempre più diffusa, questa tecnica di riconoscimento non necessita di particolari marcatori, ma è in grado, grazie a degli algoritmi di IA, di identificare gli oggetti che l’utente sta inquadrando e di aumentarne le informazioni. Attualmente questa tecnica di riconoscimento non è precisa quanto la prima, ma con il miglioramento continuo dei suoi algoritmi, in pochi anni sostituirà completamente l’utilizzo dei marcatori.
Quali sono i dispositivi di Realtà Aumentata?

Per funzionare correttamente l’AR necessita dell’utilizzo di device di uso comune come smartphone e tablet oppure di device appositi come ad esempio occhiali o visori.
AR attraverso smartphone
Sicuramente la forma di realtà aumentata più diffusa e comune è l’utilizzo di uno smartphone o tablet. Non tutti i dispositivi cellulari supportano la realtà aumentata, poiché sono necessari particolari sensori come giroscopio, GPS, accelerometro e fotocamera specifica. Tuttavia ormai tutti i più recenti smartphone e tablet supportano la realtà aumentata.
Utilizzando un’app AR si potrà vedere sul display dello smartphone l’ambiente in cui si trova l’utente attraverso la fotocamera del telefono, arricchito di tutte le informazioni aggiuntive non presenti nel mondo reale. Ad esempio si potrà inquadrare una macchina industriale e vedere intorno ad essa dati di funzionamento, video di manutenzione, gli ultimi problemi riscontrati eccetera.
AR attraverso occhiali
Questa forma di Realtà Aumentata è stata resa celebre dai Google Glass progettati dal team X Lab. Si trattava di occhiali da indossare dotati di una particolare fotocamera e un display sopra all’occhio destro, in cui le informazioni aggiuntive si sovrappongono alla realtà. C’è però da considerare che questo progetto da molti viene considerato un fallimento, visto lo sforzo pubblicitario fatto da Google, a fronte di un supporto cessato a inizio 2020.
Tuttavia altre aziende hanno portato avanti progetti similari, tra i quali i più famosi sono probabilmente i device della serie HoloLens di Microsoft, arrivati ora alla seconda generazione, rilasciata a fine 2019 . Per saperne di più su questa serie di dispositivi abbiamo un articolo dedicato.
Quali sono gli ambiti di utilizzo dell’Augmented Reality?

Abbiamo dunque visto come si fruisce dell’AR ma in quali ambiti la si può utilizzare?
Vediamo alcuni esempi di utilizzo:
- industria 4.0 (ad es. per interventi di manutenzione);
- istruzione e formazione;
- architettura, arredamento, interior design e progettazione (vedi alcune nostre app come Cubeter, ArExtrude, DecorAr)
- intrattenimento (gaming, social network ad esempio guarda questo video);
- fiere ed eventi (alcuni esempi Elbi Spa – In fiera MCE 2018 con la realtà aumentata e Rampazzo Severino in fiera con la realtà aumentata e la realtà virtuale).
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